In occasione del Trentennale di Bocheteatro, la Rassegna Teatro Anch'io si arricchisce di un'anteprima speciale: il PATAPUM FESTIVAL dedicato ai bambini, che avrà luogo presso i luoghi più suggestivi del centro storico di Nuoro il 6, il 7 e l'8 settembre.

Per la prima volta ci sarà un vero e proprio Festival-nel-Festival, tra giochi, spettacoli e laboratori per il pubblico delle famiglie e degli spettatori più piccini.

concrete all'educazione ambientale, alla cittadinanza e alla legalità, promuovendo tutta una serie di azioni tese a sviluppare comportamenti responsabili verso l'ambiente, che coinvolgano principalmente i bambini e i ragazzi e le famiglie tutte, con la collaborazione di più attori esistenti sul territorio: la cooperativa Lariso, Cesp Pratosardo, Lute Nuoro, Unicef, con la collaborazione del Centro di documentazione della Biblioteca ragazzi di Cagliari, facendo vivere esperienze significative ai partecipanti. Il progetto sarà sviluppato attraverso percorsi teatrali, artistici e letterari, tramite attività laboratoriali e di spettacolo, aperti a tutta la popolazione infantile e dei ragazzi. L'intento è di creare un ambiente a misura dei più piccoli e delle famiglie, sereno , dove ci si può muovere con sicurezza e facilità, dove si possono sviluppare relazioni e sperimentare scoperte. Un ambiente senza discriminazioni, che stimola i partecipanti alla solidarietà di gruppo, li rende consapevoli del valore della collaborazione e del confronto, li sprona alla ricerca e alla sperimentazione.

"L’apertura del Festival Patapùm sarà in piazza Satta con un nostro spettacolo, tutto realizzato da operatori nuoresi, che si sono occupati degli allestimenti e delle musiche, per dimostrare che oltre alle rassegne facciamo anche produzioni", dice Monica Corimbi.

"Abbiamo provato a condensare ciò che sappiamo fare meglio, spettacoli per bambini con l'apertura di una rassegna e con il desiderio che il festival si allarghi oltre il centro storico.

Tutte le attività sono studiate per loro, il costo dei laboratori è simbolico di appena due euro ma è per dare valore alle cose che si fanno, riconoscere il lavoro degli operatori e ci consente di pagare alcuni materiali e reinvestire", conclude Corimbi.  

"Collaboriamo con Bocheteatro da diversi anni perchè abbiamo verificato quanto il teatro possa essere un supporto anche per i nostri operatori che lavorano nel sociale", spiega Silvio Obinu. "Attraverso il Cesp abbiamo collaborato da un punto di vista pratico e logistico. Ora è importante programmare altre attività."

Salvatore Sanna: "Come Cesp è normale collaborare a iniziative culturali di questo tipo, è importante la contaminazione reciproca."

"L’attenzione per Bocheteatro è fondamentale perché il teatro è importante per il processo di crescita e conoscenza", conclude l'assessore Romagna.

 

Conferenza stampa in occasione della prima edizione del Festival Patapum