Nuova residenza artistica dedicata al corpo e al movimento scenico con Chiara Michelini

Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 giugno 2024

 

La Restanza è un percorso di studio e ricerca. Un laboratorio di pratiche teatrali dove affinare una sensibilità scenica che sia specchio di sensibilità umana attraverso un lavoro sul corpo come strumento poetico di lettura e riscrittura della realtà per creare, tra persone e cose che esistono, così come esistono, rapporti nuovi.

Il termine è mutuato dall’antropologia. Definisce la posizione di chi decide di restare, rinunciando a recidere il legame con la propria terra e comunità d’origine non per rassegnazione, ma con un atteggiamento propositivo.

Parlando chi resta nel suo luogo d’origine guidato dalla necessità e dal desiderio di edificarne un nuovo senso, nell’omonimo libro, Vito Teti scrive: “Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto di migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un nuovo senso dei luoghi. E di sé stessi. Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente (…) è un processo dinamico e creativo, conflittuale, ma potenzialmente rigenerativo tanto del luogo abitato, quanto di coloro che restano ad abitarlo”.

 

La Restanza applicata al teatro inteso come luogo fisico dove trattenersi. Dove restare.

Un luogo di accoglienza e condivisione. Dove incontrarsi.

Un luogo da animare, proteggere e rigenerare continuamente. Con ostinata determinazione.

Teatro come luogo di residenza di una piccola comunità che si raccoglie intorno a un progetto, a una visione.

Teatro come tessuto connettivo del territorio più ampio nel quale è inserito e da cui non può prescindere.

Teatro come distillato di vita dove ritrovarsi più umani. Insieme.

Teatro come terra di confine che richiede una continua e instancabile rimodulazione del nostro rapporto con il corpo, con lo spazio e con gli altri.

Un luogo da abitare con impegno, cura, pazienza e un po’ di incoscienza perché spesso è attraversato da sentieri che si lasciano percorrere solo con passi incerti e ginocchia tremanti.

Un luogo dove noi deve subentrare a io, incontro a competizione, processo a risultato, tempo a scadenza.

 

Questo percorso di studio e ricerca teatrale nasce dall’esigenza di non dimenticare l’importanza di stare in un luogo, di costruire, di creare nuove pratiche dell’abitare, di tessere relazioni che come radici attecchiscano perché si possa gemmare di nuovo, sempre. Daccapo.

 

La residenza è rivolta a danzatori, attori, allievi e professionisti, e a tutti coloro che siano interessati a un lavoro sul movimento in relazione all’arte scenica, nella convinzione che il confronto tra età, esperienze umane e professionali diverse possa essere fonte di uno scambio più profondo e stimolante.

 

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Chiara Michelini si forma come danzatrice seguendo il corso di formazione professionale presso Dance Gallery /Centro Civico Danza di Perugia (metodo Nikolais) sotto la direzione di Rita Petrone e Valentina Romito. Approfondisce la sua formazione attraverso seminari con maestri internazionali tra i quali Bruno Collinet, Jeremy Nelson, Ivan Wolfe, Masaki Iwana, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Caroline Broussard, Elita Cannata, Julie Stanzak, Carolyn Carlson. Si avvicina allo studio della voce e della recitazione partecipando a laboratori teatrali con Yoshi Oida, Danio Manfredini, Marco Sgrosso, Theodoros Terzopoulos. Nel 2009 consegue il Doctorat Professionel en Thérapie de la Danse presso l’UEJM di Bruxelles. Come interprete collabora con diverse compagnie tra le quali: Artemis Danza (PR), Abbondanza/Bertoni (Rovereto, TN), Zerogrammi (TO), compagnia Teatropersona (SI), Carolyn Carlson /CCN de Roubaix Nord-pas-de Calais (F). Dal 2011 partecipa stabilmente alle produzioni della compagnia Teatropersona. Dal 2016 collabora con il regista Alessandro Serra anche come assistente ai movimenti di scena e alla regia per gli spettacoli: MACBETTU, produzione Sardegna Teatro; Frame, produzione Teatro Koreja; Il costruttore Solness, produzione Compagnia Umberto Orsini. Attualmente in scena con La Tempesta regia di Alessandro Serra, produzione Teatro Stabile di Torino. Da diversi anni parallelamente al lavoro di compagnia conduce laboratori di movimento e sensibilità scenica rivolti ad attori e danzatori.

 

 

I nostri contatti utili 

Telefono: + 39 350.1324427

Mail: artidelmediterraneojb@gmail.com

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