· 

Colpevoli di viaggio

Oggi “Colpevoli di viaggio” si è esposto, e ha accettato il rischio dello sguardo altrui.

Ho provato a trasformare emozioni in gesti, luci in linguaggio, parole in suoni.

Non riuscivo a memorizzare il testo, forse perché stavo sempre a notare le piccole cose che ancora si potevano cambiare, correggere, migliorare, per cui mentre dicevo le parole nel giusto ordine, pensavo che in quella scena o in quell’altra si sarebbe potuto fare...e così via, e l'ordine diventava caos nel mio cervello. Essere attrice sul palco e regista contemporaneamente è difficile. Speravo solo che davanti al pubblico attento ed esigente poi il mio corpo si sarebbe dato da fare.  A che prezzo in termini di stress e tensione già lo sapevo, me lo comunicavano gli acciacchi e dolori in giunture e reni. 

Ma intanto molto tempo l'ho trascorso dentro questo teatro, che sento come casa mia, e conta molto sentire che non sono stata sola,  che tutte le persone che ruotano in questo nostro Teatro Abitato, hanno visto  lo spettacolo per la prima volta stasera ma che hanno già annusato nel tempo trascorso, i particolari odori di cui è intriso.

Laura, GianPaolo, Pierluigi, Gianluca, Maria Rosaria, Giacomina, Rosanna,  Salvatore, Giovanni, i "donatori" di valigie, anime sensibili e generose, sono stati insieme a me a Teatro anche durante le mie prove solitarie.

Mi sono accanita a cercare la strada della recitazione pulita, così da avere un ancoraggio certo, un approdo sicuro, ma sapevo che se fossi rimasta a fissarmi sul sentiero del già esplorato non avrei mai raggiunto la meta... Solo che è stato così faticoso questo procedere contro natura che a volte mi è venuta meno la speranza, nessuno lo sa di questo mio eroismo segreto, nessuno immagina la quantità di vita in più che serve per rendere viva una sola parola del copione.

Non vedo l’ora di arrivare a quel punto delle repliche che il corpo sa già tutto, va, vive, ed io me lo posso gustare da fuori, stando al contempo dentro, e scoprendo anche lì che con un piccolo sforzo e scarto di energia, si può ancora cambiare un gesto, una intonazione, uno sguardo. 

(Cit Marco Baliani)

Unico rammarico, non avere neanche una foto di questa magnifica serata, per questo ho deciso di fissare nella memoria il debutto di Colpevoli di viaggio,  scrivendo qui, pubblicamente, questo mio sentire. 

Esistere sui social alla pagina ricordi, mi farà rivivere l’emozione... desiderio effimero, ma è successo inaspettatamente con altri ricordi, allora, perché no?